Serie degli atti contabili

atti contabili

Sono riuniti in questa serie i registri (22) relativi alla gestione economica del Comune di Montignoso dal 1598 al 1798.

I registri riportano le entrate e le uscite, suddivise in ordinarie e straordinarie, ripartite sui beni e sulle persone.

Dal 1577 Consiglio e Parlamento decretarono che le spese dovessero essere imposte sulla base dei beni intestati all’estimo, mentre in particolare le spese delle guardie e per la custodia della Fortezza dovevano essere ripartite sulle teste di ogni singola persona. Nel 1637 tuttavia il Consiglio Generale della Repubblica di Lucca impose una nuova tassazione sulla base dell’andamento delle entrate e delle uscite.

Le spese e le entrate erano riportate semestralmente nei registri e verificate per constatare chi fosse in debito. Gli imponitori della colta dividevano il debito tra gli abitanti del comune, mentre i postillatori avevano il compito di curare le volture giornaliere sull’estimo.
Il camarlingo, che veniva eletto dal Consiglio e dagli officiali ogni sei mesi, si occupava della riscossione della colta.
Nel 1578 fu creato l’Uffizio sull’entrate, affidato a quattro uomini che ogni otto giorni si riunivano per verificare le spese e le entrate del Comune: senza il benestare dell’uffizio, il camarlingo non poteva compiere spese straordinarie.

Nei registri troviamo inoltre due libri della munizione: nel 1581 per scongiurare il problema della scarsità dei raccolti e delle biade, il Comune istituì la munizione stabile, ossia impose che scorte di alimenti e viveri venissero raccolte in un magazzino presso la Fortezza, per salvaguardare e tutelare la popolazione; fu altresì creato un Uffizio della munizione stabile per controllare e gestire la presenza e l’uso delle scorte.

La munizione, che perdurò fino all’inizio del dominio francese, poteva essere venduta solo sotto decreto del Parlamento, che ne decideva la tassazione; le somme ricavate erano poi reimpiegate per rifornire il magazzino stesso.

Nella serie è presente anche il registro denominato dell’Abbondanza, che riportava le entrate e le uscite del magazzino in cui venivano conservate le scorte di cereali e grano destinate all’alimentazione pubblica.

In altri appositi registri sono annotate le spese necessarie a liquidare i compensi di particolari cariche pubbliche, per esempio gli esecutori, che ricoprivano cariche di controllo come i rettori della chiesa di Sant’Eustacchio, i commissari e i magistrati.

Il registro n. 69 Sindacati dello Spedale 1656 contiene invece le annotazioni riportate dai sindicatori eletti dal Consiglio con il compito di controllare l'operato dei Rettori dell'Ospedale della Comunità, nonché le relative entrate e uscite. L’ospedale di Montignoso si trovava a Sant’Antonio e ogni anno, come prescritto negli statuti, il Consiglio e gli officiali eleggevano un rettore che si occupasse della gestione. I sindicatori, che avevano il compito generale di controllare l’andamento economico dei vari uffici, si occupavano poi di verificarne periodicamente le entrate e le uscite in modo da non avere debiti nella gestione.

Si segnalano alla fine del registro la presenza di una busta in cui è contenuto il contratto dell'Ospitale con Francesco Cagetti e Antonio di Gio. Bertocchi, cc. 94-1001, e alle cc- 101/1-2 due pagine in latino di un manuale di medicina.

Dal registro delle Rendite, dove troviamo le registrazioni relative alle partite dei sudditi secolari, dei forastieri e degli ecclesiastici della Comunità di Montignoso, si comprende come nel ’700 il Comune gestisse una parte del denaro che riceveva in prestito per i lavori pubblici (es. ripristino degli argini, manutenzione di fossi e canali ecc.): il Comune restituiva il debito in rate attraverso le imposte pubbliche, ripartite tra la popolazione, mentre l’Offizio delle Differenze si occupava della tenuta dei libretti delle rate e dell’ordine dei pagamenti.

Nella documentazione ottocentesca, oltre a vari registri di entrate e uscite, si trova anche un registro relativo ai ruoli dei redditi patrimoniali, nel quale sono presenti le registrazioni delle partite dei contribuenti con indicazione dell'ammontare dell'imposta da essi dovuta.

Un registro infine riporta le imposte territoriali del 1860.

Interessanti anche un registro del 1815 con le fide del bestiame forasterio, ossia una tassa sugli animali che venivano introdotti nei pascoli di proprietà della Comunità di Montignoso, e un altro in cui sono indicate le spese ripartite sui terreni compresi nel Circondario del Canale di Montignoso.

Il registro 81, Registro di Spesa 1816, contiene le registrazioni delle spese occorse alla Comunuità di Montignoso per diverse tipologie di servizi tra cui: la Gendarmeria; per il Cursore; per i lavori alla Marina; per il custode dell'orologio; per il restauro di strade; per la Compagnia Guardacoste; per il cancelliere; per il Chierurgo; per il camerlingo; per le carceri; infine al signor Marco Poggi per la sua assistenza alla Fide e ai Fuochi.

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